Un campus per sport e studio…

"In attesa del bando di concorso, annunciato da Ca' Farsetti per la primavera 2008, dopo l'acquisto nel dicembre 2007 per 9 milioni di euro dei 48 ettari dell'area, a firmare il primo progetto per Forte Marghera (non tutto il complesso, ma l'edificio Palmanova 43, a sinistra dopo l'ingresso) è l'Up Sport Veneto, che dal 2001 promuove attività sportive, principalmente di discipline nautiche come il canottaggio e la vela, ed è specializzato nelle attività sportive per disabili, con risultati eccellenti, con l'Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica e il sostegno di Regione, Provincia e Comune. Promosso da Odino Franceschini, insegnante del Liceo scientifico Giordano Bruno di Mestre, il Laboratorio per lo sport a Forte Marghera – il campus sportivo e studentesco – è disegnato dagli architetti Alessandro Bellinato e Sabrina Dogà, di Mestre, con la consulenza di Diego Dogà, allenatore federale Fick specialità olimpiche; Patrizia Bacco, allenatore nazionale Cip (Comitato paraolimpico); Federica Zago, atleta Cip."

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"In attesa del bando di concorso, annunciato da Ca' Farsetti per la primavera 2008, dopo l'acquisto nel dicembre 2007 per 9 milioni di euro dei 48 ettari dell'area, a firmare il primo progetto per Forte Marghera (non tutto il complesso, ma l'edificio Palmanova 43, a sinistra dopo l'ingresso) è l'Up Sport Veneto, che dal 2001 promuove attività sportive, principalmente di discipline nautiche come il canottaggio e la vela, ed è specializzato nelle attività sportive per disabili, con risultati eccellenti, con l'Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica e il sostegno di Regione, Provincia e Comune. Promosso da Odino Franceschini, insegnante del Liceo scientifico Giordano Bruno di Mestre, il Laboratorio per lo sport a Forte Marghera – il campus sportivo e studentesco – è disegnato dagli architetti Alessandro Bellinato e Sabrina Dogà, di Mestre, con la consulenza di Diego Dogà, allenatore federale Fick specialità olimpiche; Patrizia Bacco, allenatore nazionale Cip (Comitato paraolimpico); Federica Zago, atleta Cip.

Up Sport Veneto dal 2001 promuove, organizza e coordina il progetto Sport Natura e storia, che coinvolge 15 istituti uperiori, 2.000 studenti all'anno, circa 50 insegnanti, 4 società sportive, 50 istruttori. il progetto su Forte Marghera, consegnato agli uffici Patrimonio, sport e Cultura di Ca' Farsetti, ha suscitato l'interesse anche dei Ministeri della Pubblica  istruzione e dello Sport: La valutazione economica, divisa in due stralci, per rimettere a nuovo il padiglione Palmanova, è di un milione 340 mila euro. Il nostro sogno», dice Odino Franceschini, «è realizzare un posto pubblico aperto a tutti». Il  campus può anche ospitare gli atleti delle società sportive ospiti in cittàsempre meglio dei miniappartamenti – si collega idealmente all'Università di via Torino e al grande progetto urbanistico che comprende il parco di S. Giuliano, oltre ad essere la via d'acqua privilegiata per Venezia. Non solo sport, ma anche – come già sperimentato con le scuole –  educazione ambientale e civile, visto lo straordinario inserimento dei ragazzi diversamente abili nelle attività di formazione. «Sogno un campus per lo sport e per studiare», riprende Franceschini, «con la possibilità dell'accoglienza per chi viene in città, non escludendo quindi un turismo alternativo, forma di autofinanziamento, ipotesi che ha affascinato Luigi Brugnaro».

Quello consegnato al Comune è il progetto di fattibilità, i passaggi per vederlo realizzato sono ancora lunghi: tutto dipende dal bando di concorso sul futuro di Forte Marghera, da chi si farà avanti, dai finanziamenti. Il manager di Umana e della Reyer ha annunciato pochi giorni prima di Natale la propria candidatura a finanziare il campus, per far
allenare la Reyer ma anche per ospitare atleti da tutto il mondo. Forte Marghera potrà ospitare anche spazi espositivi, darsene, bar, chioschi. Ma per rimettere a nuovo il più importante dei forti del campo trincerato di Mestre servono oltre 50 milioni di euro (70 mila metri cubi son le strutture non vincolate). Di qui l'idea del concorso. Intanto il primo progetto c'è: analisi, dati, grafici, stima dei costi e sogni: polo di specializzazione in discipline nautiche e polo per disabili, ponte fra mondo della scuola, società sportive, volontariato e associazioni che si occupano di diversamente abili, Università. L'Up Sport Veneto ha già avviato un dialogo fra «veci squerarioli» e scuola (elementari, medie, superiori); i bambini hanno disegnato una mappa naturalistica del forte e «vigileranno» perché fauna e flora non siano manomessi. . Le premesse ci sono tutte."

di Roberto Lamantea 

Fonte: La Nuova di Venezia e Mestre, 29-02-2008 

 

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