Imparando a navigare si risolvono i problemi del lavoro

Pubblichiamo un articolo de La Nuova Venezia e Mestre di giovedì 30 gennaio 2014 nel quale viene illustrata il progetto dell’associazione UP Sport Veneto “Sport natura e storia: palestra di competenze”. Il Canoa Club Mestre collabora da anni con l’associazione del Prof. Franceschini per quanto riguarda le attività in kayak e dragonboat.

[quote]In una giornata ventosa, caratterizzata da raffiche di bora, come si comporta lo studente che si trova in laguna con il suo kayak? E come reagisce se si presenta in punta San Giuliano convinto di andare sulla caorlina e invece viene catapultato su una canoa? E quando c’è una competizione, magari di voga veneta, con quale spirito l’affronta? Per circa 700 ragazzi delle scuole superiori mestrine la risposta è contenuta nel progetto “Sport natura e storia: palestra di competenze”, predisposto da Venezia@Opportunità, azienda della Camera di Commercio, UP Sport Veneto e Competency Centre di Ca’ Foscari per favorire gli studenti delle superiori nel passaggio dalla scuola al mondo del lavoro. Ma cosa c’entrano caorline, kayak e dragoni con il mondo del lavoro? Gli sport nautici possono essere un grande banco di prova per allenare le competenze trasversali: essere flessibili, reagire a un cambio di programma, gestire le situazioni di disaccordo, sapersi orientare. L’iniziativa in questione – che oltre agli studenti andrà a coinvolgere 35 docenti e 30 istruttori, e potrà contare sull’utilizzo di 5 caorline, 2 dragoni, 30 kayak e due barche d’appoggio – unisce tre tipi di esperienze: quella della UP Sport di Oddino Franceschini che da 13 anni porta duemila studenti nel Polo Nautico di San Giuliano per praticare tutti quelli sport nautici che fanno parte della venezianità; poi c’è il contributo del Competency Centre di Ca’ Foscari diretto dal professor Fabrizio Gerli che prepara gli universitari sulle competenze trasversali e che per l’occasione predispone dei questionari ad hoc per i ragazzi delle superiori. E Venezia Opportunità rappresenta il punto di incontro fra scuola, università e mondo imprenditoriale. L’attività è predisposta in due momenti: novembre 2013-febbraio 2014, e poi marzo-giungo. Dopo aver risposto ai test, una parte dei ragazzi, durante le ore di educazione testerà le proprie capacità negli sport nautici affrontando però contrattempi creati a tavolino dagli organizzatori proprio per stimolare nei ragazzi le proprie capacità di problem solving. “L’idea di usare lo sport come spazio per educare è sempre stato il nostro punto di partenza”, spiega Franceschini, “e questo sviluppo verso una palestra di competenze trasversali nasce da uno scambio prezioso con tutti i soggetti coinvolti”. [/quote]

Gianluca Codognato
Fonte: La Nuova di Venezia e Mestre, giovedì 30 gennaio 2014

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